HOME   ||   CHI SIAMO   ||   COME RUOLARE   ||   GIOCHI DI RUOLO    REGISTRATI!
ROLENET
Il Social Network dei Giochi di Ruolo

ROLENET
L'esclusivo social network per i GDR
  

357
Visite

3
Voti
Avvia

Role
Messaggio privato
+ Aggiungi amico
Sei amico
Loki L.
PROFILO INATTIVO (dal 2020-06-28)
Grado Esploratore
Non voltarti mai indietro, non si sa mai.

GDR: Free Gdr

Categoria: Urban fantasy

Prestavolto: Hiddleston Tom

Club:  Asgard ( Sala del Trono ) 


Loki Laufeyson The Good Of Michef
Nato a Jotunheim, dal re dei Giganti di Ghiaccio Laufey e da sua moglie Farbauti, Loki, piccolo e minuto per gli standard della sua specie, � causa di profonda vergogna per il padre che, dunque, lo tiene nascosto ai suoi simili ed � spesso abusivo nei suoi confronti. Durante la guerra tra Jotunheim e Asgard Laufey viene ucciso in duello da Odino; sebbene il colpo di grazia gli venga inferto dal figlio che, venuto dal futuro grazie a un incantesimo, si vendica degli abusi subiti e, senza che nessuno si accorga di lui, fa trovare al "Padre degli Dei" la versione infantile di se stesso tra le macerie del castello dei Giganti di Ghiaccio. Impietosito, Odino decide di crescerlo come fosse suo. Vari secoli prima, Bor, il padre di Odino, morendo poich� questi si rifiuta di soccorrerlo, lo maledice stabilendo che un giorno avrebbe adottato il figlio di un re nemico e ci� lo avrebbe portato alla rovina. Loki rappresenta l�avverarsi di tale maleficio. Nonostante Odino lo amasse senza distinzione di carne o sangue, tutti gli altri asgardiani, vedendolo come un mostro nemico, trattano Loki con pregiudizio e disprezzo, dato che del resto la loro societ� rispetta solo la forza di spada e il valore in battaglia, doti che egli non possiede a causa della sua debolezza fisica. Al contrario il fratello adottivo Thor, figlio biologico di Odino, avendo ereditato la forza e i portamenti nobili della sua stirpe, eccelle in ogni cosa ed � amato da tutti, motivo per il quale Loki cresce invidiandolo e odiandolo nonostante, a conti fatti, questi fosse il suo unico amico. Con gli anni, allo scopo di eguagliare il fratello adottivo, Loki sopperisce allo svantaggio fisico dedicandosi allo studio della magia, verso la quale � incredibilmente portato. La sua predisposizione a ingannare e prendersi gioco del prossimo lo portano a venire additato come "Dio dell�Inganno e delle Malefatte", tuttavia, nel momento in cui Thor riesce a sollevare Mjolnir divenendo di conseguenza il legittimo erede al trono, l�invidia e l�isolamento spingono Loki nella morsa delle tenebre: da malizioso trickster si lascia corrompere dall�odio e dal rancore divenendo uno dei pi� feroci nemici di Asgard ed allontanandosi da tutti i suoi cari, in particolare la premurosa moglie Sigyn, unica donna che lo ha mai amato incondizionatamente seppur non ricambiata. Andatosene da Asgard, Loki diviene un discepolo del potente stregone Eldred, da cui impara le arti oscure fino a superare il maestro e, in seguito, ucciderlo[20]. Col tempo la sua fama di "Dio del Male" si diffonde per tutti i Nove Mondi e gli viene attribuita la paternit� delle creature pi� temute: il gigantesco e vorace lupo cosmico Fenris, il gigantesco Serpente di Midgard Jormungand e la dea dei morti Hela; tutti partoriti da lui stesso dopo aver mangiato il cuore della gigantessa Angerboda, sebbene non vi sia conferma della veridicit� di tali storie. [Origini ] Nato a Jotunheim, dal re dei Giganti di Ghiaccio Laufey e da sua moglie Farbauti, Loki, piccolo e minuto per gli standard della sua specie, � causa di profonda vergogna per il padre che, dunque, lo tiene nascosto ai suoi simili ed � spesso abusivo nei suoi confronti. Durante la guerra tra Jotunheim e Asgard Laufey viene ucciso in duello da Odino[14]; sebbene il colpo di grazia gli venga inferto dal figlio che, venuto dal futuro grazie a un incantesimo, si vendica degli abusi subiti e, senza che nessuno si accorga di lui, fa trovare al "Padre degli Dei" la versione infantile di se stesso tra le macerie del castello dei Giganti di Ghiaccio. Impietosito, Odino decide di crescerlo come fosse suo. Vari secoli prima, Bor, il padre di Odino, morendo poich� questi si rifiuta di soccorrerlo, lo maledice stabilendo che un giorno avrebbe adottato il figlio di un re nemico e ci� lo avrebbe portato alla rovina. Loki rappresenta l�avverarsi di tale maleficio. Nonostante Odino lo amasse senza distinzione di carne o sangue, tutti gli altri asgardiani, vedendolo come un mostro nemico, trattano Loki con pregiudizio e disprezzo, dato che del resto la loro societ� rispetta solo la forza di spada e il valore in battaglia, doti che egli non possiede a causa della sua debolezza fisica. Al contrario il fratello adottivo Thor, figlio biologico di Odino, avendo ereditato la forza e i portamenti nobili della sua stirpe, eccelle in ogni cosa ed � amato da tutti, motivo per il quale Loki cresce invidiandolo e odiandolo nonostante, a conti fatti, questi fosse il suo unico amico. Con gli anni, allo scopo di eguagliare il fratello adottivo, Loki sopperisce allo svantaggio fisico dedicandosi allo studio della magia, verso la quale � incredibilmente portato. La sua predisposizione a ingannare e prendersi gioco del prossimo lo portano a venire additato come "Dio dell�Inganno e delle Malefatte", tuttavia, nel momento in cui Thor riesce a sollevare Mjolnir divenendo di conseguenza il legittimo erede al trono, l�invidia e l�isolamento spingono Loki nella morsa delle tenebre: da malizioso trickster si lascia corrompere dall�odio e dal rancore divenendo uno dei pi� feroci nemici di Asgard ed allontanandosi da tutti i suoi cari, in particolare la premurosa moglie Sigyn, unica donna che lo ha mai amato incondizionatamente[18] seppur non ricambiata. Andatosene da Asgard, Loki diviene un discepolo del potente stregone Eldred, da cui impara le arti oscure fino a superare il maestro e, in seguito, ucciderlo[20]. Col tempo la sua fama di "Dio del Male" si diffonde per tutti i Nove Mondi e gli viene attribuita la paternit� delle creature pi� temute: il gigantesco e vorace lupo cosmico Fenris, il gigantesco Serpente di Midgard Jormungand e la dea dei morti Hela; tutti partoriti da lui stesso dopo aver mangiato il cuore della gigantessa Angerboda, sebbene non vi sia conferma della veridicit� di tali [Poteri e abilit� ] eppur di dimensioni ridotte a causa di un difetto genetico, Loki � in tutto e per tutto un Gigante di Ghiaccio e possiede i poteri comuni a tutti gli esponenti della specie (eccetto la criocinesi) ovvero forza, agilit�, velocit�, riflessi e resistenza sovrumani sebbene, almeno sul piano fisico, non sia forte quanto la media degli asgardiani. La sua longevit� � quasi illimitata e, raggiunta la maturit�, il suo invecchiamento si � praticamente cristallizzato, inoltre non pu� morire se non venendo ucciso ed � completamente immune ai danni provocati dalle basse temperature (come ipotermia o congelamento). Oltre a tutto ci� Loki � un combattente tanto abile da sconfiggere Eric Masterson in un colpo solo e dispone di una superba competenza nella lotta all�arma bianca Dotato di un�intelligenza straordinaria e di fini doti stategiche, in qualit� di "Dio dell�Inganno e delle Malefatte" Loki � inoltre un superbo manipolatore capace di convincere praticamente chiunque, tramite l�inganno, a fare qualsiasi cosa desideri. La caratteristica distintiva di Loki sono tuttavia i suoi immensi poteri magici, pari, se non superiori, a quelli di Scarlet e Karnilla Tramite i suoi poteri Loki si � dimostrato in grado di creare campi di forza divenire intangibile, proiettare la sua forma astrale levitare, rendersi invisibile, emettere energia, ipnotizzare qualsiasi essere vivente, teletrasportarsi tra le dimensioni, viaggiare nel tempo, creare illusioni capaci di raggirare anche un�intera citt�, trasformare oggetti o dar loro vita. Loki � inoltre in grado di conferire superpoteri ad altri individui ed ha praticato su s� stesso un incantesimo che ne ha aumentato vertiginosamente la resistenza rendendolo immune al tocco di Rogue alla tecnologia di Controller e capace di liberarsi dalle grinfie di Apocalisse. Loki � inoltre un mutaforma capace sia di modificare le proprie dimensioni che di assumere le sembianze di qualsiasi altro essere vivente; non necessariamente tuttavia tale processo gli permette di ottenere anche le abilit� della creatura (o persona) in cui si � trasformato, ad eccezione di alcune capacit� naturali come ad esempio il volo in forma d�uccello o di drago. Dopo la sua rinascita, tale abilit� si � notevolmente indebolit� lasciandolo in grado di mutare sesso o specie ma non di assumere le sembianze di qualcun altro. Dopo aver fatto cancellare il proprio nome dal "Libro di Hel", Loki ha inoltre ottenuto di poter permanentemente ingannare la morte reincarnandosi in una nuova forma ogni volta che viene ucciso.


https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/originals/3f/52/b1/3f52b155deb0643731ae9ce2caf84a17.gif

Nome completo Loki Dio dell’Inganno





http://66.media.tumblr.com/2fd06fb1349adc16ab85adae0f12f44b/tumblr_mrmzdml5nx1sz5tmuo6_500.gif SAY MY NAME





http://static.comicvine.com/uploads/original/11119/111190794/4218641-4799097608-loki-p.jpeg Loki



Io sono il mostro
Sono L’inganno stesso
Sono io la causa





‹ Loki.... › Intervenne Frigga, avanzando con passo lento verso il traditore di Asgard. ‹ Oh, madre, vi ho delusa per caso?› Le linee d’argento dello scettro svanirono, lasciando chiudere il portale. Ma la nuda grigia roccia non si mosse. ‹ Come puoi dirlo con tono così placato, Loki?› In quell’istante il vento portò da lontano alle loro orecchie attente all’ululo dei lupo --- appartenete a Loki ---. Frigga la regina e paladina di Asgard, s’impennò dalla paura, ritirandosi nelle proprie stanze, e con un balzo apparve Odino, mettendosi davanti al Traditore. ‹ Non farlo avanzar qui!..› disse Odino. ‹ Pare che, qui tutti abbiano paura della mia bellissima creatura, non è così?›Si chinò, e raccolse un grosso sasso che lanciò lungi nell’oscuro pozzo. Il sasso scomparve con un debole schiocco; ma contemporaneamente si udì un sibilo e un gorgoglio. Grandi anelli di onde si formarono in profondità del pozzo nel punto ove la pietra venne scacciata via, beccando con mira una colonna. ‹ . . . Bene. . . Padre, posso andarmene da questo lurido posto?› Aggiunse il Dio, guardandolo con una sfida negli occhi che, nemmeno il padre degli Dei stesso se l’era sognato. Quel segno era che, avrebbe liberato subito il lupo, Loki non avrebbe potuto avere pietà per nessuno e mai l’avrebbe avuta . Lentamente le catene ai polsi dell’ingannatore si sciolsero come cenere che viene sfiorata da un soffio di vento, e la sua magnifica armatura contornata di brillantezza e oro si espanse per tutto il suo corpo, infine ne apparve anche l’elmo. ‹ ....›



Gdr: Free Gdr








Thor inizia a lanciare cose, le prime che gli capitano sotto mano e non importa poi tanto se sia una pietra o un pezzo di cibo, addosso da quando hanno lasciato quello stupido pianeta di cui si ostina a voler dimenticare il nome.

Lo fa perché ha sentito il corpo di Loki raffreddarsi, lentamente e in maniera quasi offensiva, tra le sue braccia, mentre Jane lo spronava a muoversi perché sarebbero potuti morire da un momento all’altro anche loro e il suo istinto gli gridava di restare esattamente lì, farsi una nicchia nella terra al fianco di suo fratello, del suo amante e probabilmente unica persona che non l’avrebbe mai davvero abbandonato nonostante tutti i volta faccia che avrebbe accumulato nei secoli, e aspettare la fine. Sarebbe stato pacifico ma non una vera morte da eroe. Non gli sarebbe importato.

Fine che non era arrivata perché Thor aveva afferrato la mano di Jane, troppo piccola con dita troppo poco sottili e lunghe, e aveva salvato Midgard, per l’ennesima volta.

Thor inizia a lanciargli cose perché vuole sapere se Loki è ancora lì con lui, anche solo una delle sue copie, o se la sua mente ha deciso di giocargli l’ultimo tiro prima di abbandonarlo per sempre.

(Lo fa, e il vero motivo non lo rivelerà mai, perché una sera di troppo ha sentito i passi del più giovane per i corridoi del palazzo mentre si stava per addormentare o le sue dita che gli scostavano un ciuffo da davanti agli occhi nel mezzo di un parco a New York. Si è trovato più di una volta ad alzarsi dal letto, girarsi, chiamare, sussurrare e urlare, il suo nome nella speranza che l’altro avrebbe risposto.
Non è mai successo e Thor ha visto, per troppi mesi, cosa la perdita di qualcuno può fare, come può renderti. L’ha vista nei gesti automatici di Tony, ogni mattina, quando preparava due tazze di caffè e le poggiava sul bancone, fissando la camera da letto, speranzoso. O nel modo in cui nessuno gli ha mai permesso di pronunciare il nome che iniziava con la S per tutto il periodo che è rimasto alla Stark Tower.)
-

Vorrebbe potergli lanciare qualcosa addosso anche quando Hela lo priva di un occhio. Vorrebbe pregare Loki di farlo, vorrebbe dirgli che.. vorrebbe dirgli tante cose e soprattutto chiedergli di essere il suo occhio buono, perché da quel momento in poi la sua vista sarà solo parziale e i suoi lanci non così perfetti.

Come farò a sapere se sei veramente qui se non riuscirò a centrarti? si chiede un secondo prima di vedere il fratello correre verso la collezione privata di palazzo.
Thor non ha tempo di porre la domanda né Loki quella di rispondere, Valkyria lo fissa come se capisse e il dio del tuono si chiede, non per la prima volta, quante cose lei non gli abbia detto perché sarebbe troppo doloroso e non ci sarebbe abbastanza alcool in cui affogarsi.

(Ne ha un’idea, troppo vivida, purtroppo. Di bottiglie stipate in una camera vuota con una stupida foto fatta in uno stupido posto su Midgard quando ancora nessuno li conosceva e Frigga mormorava segreti a Loki, durante le cene nella sala dei ricevimenti. E forse, forse, è quello il motivo che lo spingerà, una volta tutto quello sarà finito, a prendere Val per un braccio, due bicchieri e troppe bottiglie sul tavolo, per farsi raccontare cosa è successo, chi ha perso.
Non importa se il suo racconto inizierà con spade, cavalli alati e la brama di potere di sua sorella o con capelli biondi e combattimenti estenuanti seguiti da baci all’ombra di alberi di pesco.)
-

Il riflesso allo specchio lo fissa e gli sembra quasi di rivedere Odino nelle sue fattezze, forse più alto e biondo ma sempre più simile a suo padre.

“Ti dona” sussurra una voce dietro di lui. Sobbalza appena perché non lo aspettava, dava già per scontato che non lo avrebbe rivisto per lungo tempo.
“Grazie” mormora quasi timido “se fossi qui ti abbraccerei” continua prima di afferrare una stupida boccetta di profumo e lanciargliela addosso.

Troppo a sinistra pensa tra a sé e sé mentre aspetta di vederla trapassare il corpo di suo fratello, ma non succede.
“Sono qui” gli risponde quello, poggiando l’oggetto sul tavolo “sono qui” ripete poi, un’altra volta, a voce più alta, come per renderlo più reale.

Il primo passo di Thor è insicuro, quasi meccanico, allunga una mano verso di Loki ma poi la ritira, spaventato di aver immaginato il fratello che afferrava quel profumo.
Poi lo guarda negli occhi e, uno alla volta, i passi si susseguono così velocemente che nemmeno sa quando sia arrivato ad appoggiarlo al muro.

Loki è solido e caldo sotto di lui, i capelli che gli solleticano le guance quando lo abbraccia e le dita che si chiudono intorno alla casacca di seta verde.
Alza il viso quel tanto che basta per appoggiare le loro labbra insieme. Non è il loro primo bacio, non è l’ultimo e nemmeno il più importante ma in quel momento, su una nave diretta nemmeno lui sa dove, è quello che serve.
Le dita di Loki si chiudono alla base del suo collo e lo tengono lì, fermo, fino a quando si staccano e si appoggiano l’uno contro l’altro.
“Avevi detto un abbraccio..” mormora con fare lascivo il più giovane, mordendogli il labbro inferiore.
“Ho detto tant..” ma Thor non ha la possibilità di finire la frase perché si stanno baciando di nuovo e Loki lo sta spingendo verso il letto.

“Sono qui” li mormora di nuovo, prima di svestirlo e sdraiarsi al suo fianco. “Sono qui” gli ripete un’ultima volta quando gli toglie la benda, gli bacia la palpebra scura e li copre con una coperta che Thor non aveva nemmeno notato, e chiude gli occhi lui stesso.
Sono qui lo culla mentre si addormenta, le braccia che circondano il corpo di Loki e la pace che li avvolge e li protegge da tutto quello che sta succedendo fuori da quella camera, dalla loro camera, anche solo per poche ore.



https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/originals/d0/50/d9/d050d9dddd2fc7c882a6f0b26ff0f98b.gif





Asgard

http://static.comicvine.com/uploads/original/2/28079/1677462-asgard__004__01_.png




Io sono Loki, da Asgard.
Marito di Amelia




Dopo di te, nessun’altra

https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/originals/89/b1/79/89b179bb590e738fe8fa03bb56c323c0.gif


 

 

 

ROLENET image host SU DI NOI

  • Chi siamo
  • Come giocare
  • I nostri giochi di ruolo
  • image host SU MISURA DI GDR

  • Non ho mai ruolato
  • Le ruolate
  • CREA un tuo gdr
  • Accedi

    oppure

    Registrati


    © Rolenet 2013-